Finalmente dopo tanti sacrifici ti sei deciso ad acquistare l’obiettivo superluminoso che desideravi da tempo. Inizi ad usarlo, ma le tue foto per qualche ragione non sono proprio come te le aspettavi.

Eppure è la stessa ottica con la quale hai visto realizzare dei capolavori.

E ancora, scatti una foto, sul display della fotocamera sembra proprio come la immaginavi, la importi sul computer e in realtà ti rendi conto che i colori non sono esattamente come ti ricordavi. Sai che (teoricamente) con i potentissimi software che hai oggi a disposizione, puoi renderla esattamente come la volevi, ma nonostante gli sforzi, non è proprio così. Oppure dopo molte ore finalmente ci sei riuscito!

Ok, tutto fatto, ma poi questa foto vuoi stamparla con quella fighissima stampante che ti sei “regalato”, usando magari un foglio costosissimo e… i colori che vedevi sul monitor, beh, sono molto diversi rispetto a quel fiume di inchiostro che ormai ricopre il tuo foglio.

Ti è mai capitata almeno una della disavventure appena descritte? In qualche modo sei riuscito a capire cosa non andava? Ma soprattutto, sei riuscito ad  aportare le dovute correzioni per essere soddisfatto del tuo “lavoro” o ti sei rassegnato, accontentandosi di un’immagine che tu per primo reputi mediocre?

Bene, alcuni aspetti per evitare tali delusioni, vanno considerati durante lo scatto e anche dopo.

Ma ci sono cose da considerare prima di iniziare a scattare.

Nelle prossime settimane inizieremo un percorso per esaminare una ad una le varie fasi di un corretto flusso di lavoro, dallo scatto (ma anche da prima) alla stampa.

Continuate a seguirci…

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Giuseppe Senese

© RubricaFotografica.it

Introduzione al flusso di lavoro dallo scatto alla stampa

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